Questo libro raccoglie gli studi biblico-leopardiani dell’autrice, riferiti soprattutto all’analisi dei libri di Giobbe e Qohélet (o Ecclesiaste) comparati con la vita e l’opera di

Giacomo leopardi. La fede interrogante di Giobbe e L’infinita vanità del vero di Qohélet rappresentano, infatti, lo specchio che riflette i due volti del poeta.

Giobbe e Leopardi e Qohélet e Leopardi, successivamente riuniti in seconda edizione (Leopardi, Giobbe, Qohélet. La Ricerca, 2014) sono da tempo esauriti. Nel presente volume le monografie vengono riproposte arricchite con nuove acquisizioni e note aggiornate, insieme alle rispettive preziose Presentazioni di Antimo Negri e Marcello Milani per il primo, di Giovanni Casoli per il secondo.

Il terzo saggio: La Lettera “bella e giudiziosa” di Luigi Uberto Giordani: una nuova conferma del 1816 quale prima datazione del Frammento del libro di Giobbe di Giacomo Leopardi?, da poco pubblicato sulla prestigiosa «Rivista di Letteratura Italiana» (2023, n. 2), viene qui riproposto quale completamento dell’analisi sul rapporto di Leopardi con il libro di Giobbe.

L’ultimo contributo è inedito: La Religione, il pregiudizio e il biblico “teorema contributivo” nella vita e nell’ opera di Giacomo Leopardi sviluppa ulteriormente un tema cui l’autrice si sta dedicando e sta approfondendo negli ultimi anni. Infine, in appendice e accompagnata da poche note introduttive, viene pubblicata una lettera inedita di Monaldo Leopardi a dimostrazione dell’importanza che la religione, le pratiche devote e la stessa gestione “materiale” delle stesse rivestivano per la famiglia Leopardi.